Polisonnografia, che cos’è e a cosa serve

La polisonnografia è l’esame diagnostico di riferimento per lo studio dei disturbi del sonno, utilizzato per analizzare con estrema precisione i parametri fisiologici che caratterizzano le diverse fasi del riposo notturno. Questo test consente di individuare alterazioni respiratorie, neurologiche e cardiache, fornendo una base clinica essenziale per una diagnosi accurata e per la definizione del percorso terapeutico.

Che cos’è la polisonnografia

La polisonnografia è un monitoraggio polisistemico che registra simultaneamente diversi segnali biomedici durante il sonno. L’esame include l’analisi:

  • dell’attività elettroencefalografica (EEG);
  • dei movimenti oculari (EOG);
  • del tono muscolare (EMG);
  • della frequenza cardiaca (ECG);
  • del flusso aereo naso-bocca, dei movimenti toracici e addominali;
  • della saturazione periferica di ossigeno (SpO₂);
  • del russamento.

La procedura copre l’intera durata del sonno notturno e permette di identificare patologie come apnea ostruttiva del sonno (OSA), ipoventilazione notturna, disturbi motori periodici degli arti, narcolessia e parasonnie. In alcune circostanze, il test può essere eseguito anche in ambito domiciliare avvalendosi di un infermiere a domicilio come vediamo su www.infermiereadomicilioroma.it , garantendo al paziente un ambiente più confortevole e un monitoraggio non invasivo, pur mantenendo standard tecnici elevati.

Come funziona e gestione

Prima dell’inizio dell’esame, il professionista applica gli elettrodi cutanei secondo un protocollo standardizzato conforme alle linee guida AASM (American Academy of Sleep Medicine). I sensori vengono posizionati sul cuoio capelluto, sul volto, sul torace, sugli arti inferiori e lungo le vie aeree superiori.

Durante l’esame, il dispositivo registra in tempo reale l’andamento dei parametri fisiologici, consentendo l’analisi delle fasi del sonno (N1, N2, N3 e REM), dell’efficienza del riposo e della presenza di eventi respiratori quali apnee, ipopnee e desaturazioni ossiemoglobiniche. L’elaborazione dei dati avviene tramite software specializzati che generano un report dettagliato, interpretato successivamente da un medico specialista in medicina del sonno o pneumologia.

La gestione dell’esame include diverse fasi, ovvero:

  • valutazione preliminare del paziente;
  • applicazione dei sensori, monitoraggio notturno;
  • raccolta e validazione dei dati;
  • refertazione clinica.

Nel contesto domiciliare, l’infermiere assicura la corretta installazione del sistema, verifica la qualità del segnale e fornisce le istruzioni necessarie affinché il paziente possa trascorrere la notte in condizioni il più possibile naturali.

di Montre

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