Come si fa il vino? Passo dopo passo, dalla vendemmia alla degustazione

di Grey Nov11,2020

Il vino è un vero e proprio nettare, prezioso e apprezzato in tutto il mondo, oltre che un prodotto simbolico e caratteristico per tutto il territorio italiano.

Tecnicamente, il vino è il risultato della fermentazione del succo d’uva, che avviene grazie all’azione di alcuni lieviti, naturalmente presenti sugli acini, in grado di trasformare lo zucchero in alcol e anidride carbonica, tuttavia la procedura per arrivare ad ottenere un vino di alta qualità è piuttosto complessa ed è costituita da diverse fasi, che seguono la viticoltura.

Vendemmia e lavorazione dell’uva per ottenere il mosto

Dopo la coltivazione e la cura del vigneto, il momento più importante per i viticoltori è la stagione della vendemmia, ovvero il raccolto dell’uva, il primo passo verso la produzione del vino. Oggi, le aziende agricole più grandi e moderne si avvalgono, per la raccolta dell’uva, di appositi strumenti meccanici in grado di velocizzare le operazioni.

Occorre però tenere conto che non tutte le varietà di uva maturano, e quindi sono pronte per la vendemmia, nello stesso periodo.

L’uva raccolta viene quindi pigiata utilizzando un’apposita macchina, per produrre il mosto, dalla cui fermentazione si otterrà il vino, grazie alla presenza dei batteri che trasformano lo zucchero naturale dell’uva in alcol. In questa fase vengono talvolta aggiunti alcuni additivi utili ad evitare la proliferazione di funghi e muffe.

Il metodo di vinificazione è molto simile per tutti i tipi di vino, con alcune differenze tra i vini bianchi, che richiedono un filtraggio molto più accurato, al fine di eliminare ogni residuo della pigiatura, e i vini rosati e rossi. Infatti i vini bianchi si consumano entro tre anni circa dalla vendemmia, mentre per i vini rossi può essere previsto un periodo di affinamento piuttosto lungo.

Durante la fermentazione, è molto importante l’intervento dei tecnici enologi specializzati, che provvedono a verificare le caratteristiche organolettiche del prodotto e, se necessario, ad apportare alcune correzioni.

La fermentazione del mosto, il cui termine preciso è vinificazione, ha una durata variabile da uno a dieci giorni circa, in base al tipo di vino da produrre.

Il periodo di invecchiamento e l’imbottigliamento

Al termine del periodo di fermentazione, il vino viene liberato dalle vinacce e dalle altre impurità con un procedimento noto con il nome di svinatura, e trasferito in appositi contenitori, botti di legno o vasche, dove si svolgerà il periodo di invecchiamento.

L’invecchiamento avviene ad una temperatura costante di circa 15 gradi, è in questo periodo che viene portata a termine la trasformazione dello zucchero residuo in alcol. In generale, i vini bianchi non richiedono un lungo periodo di invecchiamento, mentre per i vini rossi si può arrivare anche ad oltre cinque anni.

Terminato l’invecchiamento, il vino è pronto per essere imbottigliato, talvolta dopo un filtraggio utile a liberarlo completamente da eventuali colonie batteriche.

Durante l’imbottigliamento, prima di apporre il tappo, viene eliminato tutto l’ossigeno contenuto all’interno del vetro. Una volta chiusa la bottiglia occorre attendere ancora un po’ di tempo prima di poterla stappare per gustare un vino delizioso.

By Grey

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